Passa ai contenuti principali

IL MERCATO DICE QUALI SONO LE NUOVE OPPORTUNITÀ

I mercati si stanno muovendo come è avvenuto tante altre volte. E questo ci può aiutare a comprendere cosa accadrà in futuro. E, in pratica, ci dice quali sono le opportunità da cogliere.
Guardiamo subito il grafico del 2015 che rappresenta l'indice S&P 500 che è il riferimento mondiale dei mercati

Come si può facilmente notare guardando il grafio da sinistra verso destra vi è una crescita, praticamente continua, e poi una prima discesa veloce che rompe il trend del rialzo (linea arancione verticale). Quindi, potrebbe continuare una forte discesa dei mercati in linea con il cambio di tendenza e di sentiment del mercato. Una discesa tale che potrebbe annullare i guadagni ottenuti fino al momento dell'inizio del ribasso. In effetti, questo avviene, ma non con immediatezza come si potrebbe pensare, ma attravesrso un movimento laterale-ribassista che sfocia poi nella caduta definitiva. Questo movimento che prevede rimbalzi e nuove discese è ben rappresentato dalla linea orizzontale-decrescente arancione. Poi, come si vede, arriva il ribasso definitivo.
In ogni movimento dei mercati dopo una forte discesa o una forte salita il movimento è quello che vediamo. Calo improvviso e veloce che crea il panico, piccola risalita che crea l'illusione e caduta finale. Il contrario avviene in un rialzo dopo una mercato al ribasso.
Come sempre detto, la vera caduta sarà, probabilmente, tra marzo e aprile, ma è ora che ci si deve preparare con pazienza; dopo, quando avviene rischia di essere troppo tardi.
Quindi, sangue freddo.
Riporto anche quando affermato ieri da 2 società importanti come, e non sono le prime a sostenerlo (articolo del blog 11 gennaio. parlano i gestori)  vedi anche Bridgwater che insieme ad altri hedge ha scommesso al ribasso quando la borsa ancora saliva, Aberdeen e Nomura che hanno dichiarato: il peggio deve ancora arrivare.    

Ecco che allora, possiamo comprendere come si muoverà in futuro il mercato, in quanto tempo e dove si deve investire per guadagnare e cogliere le opportunità che ci vengono indicate attualmente in modo evidente......continua a leggere





Commenti

Post popolari in questo blog

INVERSIONE DELLA CURVA UGUALE A RECESSIONE ?

Da venerdì scorso vi è stata un'inversione della curva dei rendimenti; il rendimento dei bond a dieci anni si è ridotto a 2,53% contro il quasi 2,70% di fine 2018 e lo spread tra rendimento a 3 mesi e 10 anni si ridotto al lumicino. Quando si verifica questa situazione ci siamo trovati spesso all'inizio di una recessione. E' successo molte volte anche se abbiamo avuto in passato, come al solito, l'eccezione che conferma la regola. Partiamo da un principio basilare: Quando una banca o uno stato deve fallire nessuna istituzione o esponente dell'establishment lo dirà fino a fallimento avvenuto; anzi lo negheranno fino all'ultimo. La stessa cosa è assolutamente verificabile nella storia avviene per quanto riguarda le recessioni. Sono sempre negate fino a recessione conclamate Questo per dire che non ci si devono prendere come oro colato le affermazioni di chi vuole sempre e comunque tranquillizzare. La Yellen (ex presidente della Fed) ha dichiarato c

EUROPA: CRESCITA NON CREDIBILE. ECCO PERCHE'

Aggiungi didascalia Ieri ci sono stati dati che i telegiornale hanno subito portato a conoscenza in modo entusiasta. La recessione è già finita e si torna a crescere. Il governo si prende i meriti di una manovra non ancora iniziata. In effetti l'Europa ha dimostrato una crescita superiore alle aspettative (+0,4%) nel primo trimestre e anche in Italia il PIL trimestrale è risultato pari ad un +0,2% contro attese di -0,1%. Ma i mercati non hanno brindato ai risultati e vediamo il perchè. I dati che hanno, relativamente sorpreso, non sono stati dati dalla domanda interna e, anzi, i consumi interni calano. Ieri in Francia -0,1% i consumi. Inoltre, la produzione, ad esempio, in Italia a marzo è -1% su febbraio e ad aprile è -0,5% su marzo. Questo porterà ad un calo del seconso semestre pari a -0,9%; e non è meglio in Europa. Ma dobbiamo considerare i numeri mondiali visto che siamo nella globalizzazione. I numeri ci dicono che di circa 80.000 miliardi di PIL mondiale circa 4

L'ITALIA VICINO AL BARATRO CHIEDE AIUTO.....A TUTTI

I nodi vengono sempre al pettine e alla fine la realtà affiora e si manifesta nella sua assoluta trasparenza. E' sempre solo una questione di tempo. Inutile ricordare che da tempo affermiamo la criticità del debito pubblico italiano, dell'economia in crescita fittizia perchè non sostenuta dalla domanda interna e della sotenibilità del debito consentita esclusivamente dagli acquisti di BTP (debito pubblico) da parte della BCE. Ma siamo alla resa dei conti, l'imbuto si stringe sempre più e gli eventi esiziali incombono: la BCE smetterà di acquisire titoli di stato italiani. La conseguenza è la difficoltà nel trovare acquirenti sul mercato di un fallimento (tecnico) conclamato ed, eventualmente, il prezzo al quale tali acquirenti sarebbero disposti a farsi carico del nostro debito . Una situazione disastrosa e insostenibile. Ecco , allora , che il nostro governo attraverso i suoi esponenti cerca di sollecitare soluzioni esterne. Borghi, così, come Giorgetti nell'