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SENZA LIQUIDITÀ MERCATI IN RIBASSO

Si parla molto dei dazi (che esistono da sempre) e dei rapporti Cina-Usa che, certamente, potranno avere ripercussioni in futuro per giustificare il calo delle borse nel 2018; discesa che potrebbe continuare anche nel 2019. 
Allo stesso modo si incolpa Trump e le sue politiche per trovare la causa del rallentamento economico mondiale in atto, ma la realtà è un'altra e consiste nella carenza di liquidità sui mercati.
Per anni il mercato è stato drogato dall'immissione di liquidità da parte delle banche centrali mondiali creando squilibri finanziari e contribuendo a portare il debito mondiale al 330% del PIL mondiale senza, per di più, ottenere i risultati prefissi.

L'impossibilità di continuare con tale nefasta strategia ha portato il sistema ad avere una crisi di liquidità con le conseguenze che si stanno vedendo: l'economia rallenta e gli indici hanno perso tra il 15% e il 20%. 

Le trimestrali delle aziende iniziano a mostrare numeri deludenti e, soprattutto, le aspettative sono per un peggioramento della situazione. 

É difficile pensare ad un recupero dei mercati e ad una ripresa dell'economia in questa situazione. Gli allarmi lanciati dalle istituzioni (FMI, Banca dei regolamenti) sono forti e chiari e identificano chiaramente i rischi di recessione e di impreparazione del sistema politico e del sistema bancario ad eventi simili a quelli verificatosi nel 2008.

Qualcuno sostiene che il deciso calo registrato nel periodo autunnale sia una buona occasione per acquistare. Noi al contrario riteniamo che ogni rimbalzo sia un'opportunità per ridurre l'esposizione azionaria long e che per entrare in acquisto si debba ancora attendere.

Ciò non toglie che le opportunità di investimento ci siano sempre, ma riteniamo siano fuori dallo standard di investimento a cui si è abituati.




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Ufficio Analisi F&S
Nicola Argeo Mastropietro
Analisi Finanziarie Indipendenti














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