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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

INVERSIONE DELLA CURVA UGUALE A RECESSIONE ?

Da venerdì scorso vi è stata un'inversione della curva dei rendimenti; il rendimento dei bond a dieci anni si è ridotto a 2,53% contro il quasi 2,70% di fine 2018 e lo spread tra rendimento a 3 mesi e 10 anni si ridotto al lumicino. Quando si verifica questa situazione ci siamo trovati spesso all'inizio di una recessione. E' successo molte volte anche se abbiamo avuto in passato, come al solito, l'eccezione che conferma la regola. Partiamo da un principio basilare: Quando una banca o uno stato deve fallire nessuna istituzione o esponente dell'establishment lo dirà fino a fallimento avvenuto; anzi lo negheranno fino all'ultimo. La stessa cosa è assolutamente verificabile nella storia avviene per quanto riguarda le recessioni. Sono sempre negate fino a recessione conclamate Questo per dire che non ci si devono prendere come oro colato le affermazioni di chi vuole sempre e comunque tranquillizzare. La Yellen (ex presidente della Fed) ha dichiarato c

PRODUZIONE INDUSTRIALE IN CALO ANCHE NEGLI EMERGENTI

La produzione industriale sta facendo vittime continue. Oramai, nella maggior parte del mondo vi è un calo generalizzato. Dopo i dati europei, sono arrivati i dati giapponesi che hanno visto un crollo degli ordini di macchinari (oltre il 5% in meno) e i dati cinesi, ancora in calo. La stessa cosa abbiamo visto in Turchia e sempre ieri il Brasile ha visto la propria produzione industriale calare dello 0,8%. Anche gli Usa iniziano a vacillare e vari analisti prevedono che la Fed ricominci ad abbassare i tassi. É veramente difficile comprendere su quali basi si poggi l'idea che a breve la ripresa economica riprenda il sopravvento. Forse gli operatori finanziari e gli investitori pensano che ulteriori cali a livello economico porteranno le banche centrali a stampare nuovamente moneta e gli stati ad aumentare ulteriormente la spesa pubblica applicando sempre più il concetto (oramai visibile a livello mondiale) della moderna teoria monetaria che rappresenta un'esasperazione

IL RALLENTAMENTO GLOBALE PASSA DALLA CINA

L'economia mondiale sta rallentando e una delle cause principali è la Cina. La situazione desta molte preoccupazioni perchè i dati sono inequivocabile nonostante le misure di intervento del governo. I dati che continuano ad essere pubblicati non danno segnali incoraggianti.  Ma guardiamo i dati comunicati stamattina: Esportazioni a febbraio -20% contro attese di un -4,8% e un gennaio con un +9,1% Importazioni a febbraio -5,2% contro una previsione di -1,4% Saldo bilancia commerciale +4,12 miliardi contro attese di 26,38 miliardi Non è un caso che la regina europea delle esportazioni (Germania) abbia avuto un calo degli ordini all'industria pari a -2,6% contro aspettative di un  +0,5% e un precedente che riportava un +0,9%. Inutile dire che l'Italia subirà questa situazione. Essendo il 2° paese europeo nel manifatturiero con un grande commercio di interscambio con la Germania ne risentirà negativamente; e evidentemente le ultime previsioni (ocse) che p