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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

PIL 3° TRIMESTRE ITALIA: CRESCITA ZERO

Che l'Italia fosse in difficoltà si sapeva, così come che fosse il fanalino di coda della crescita e anche che non vivesse di vita propria ma a traino della crescita altrui, ma nel terzo trimestre qualcosa di più ce lo si aspettava; le attese erano un per +0,2% che avrebbe portato il PIL su base annua al'1%, ma così non è stato e il dato preliminare dell'Istat è un bellissimo "0" di crescita. Le borse invertono subito la rotta anche perché se la previsione di una crescita nulla era ipotizzata e messa in preventivo per il 4° trimestre il dato del trimestre appena passato giunge inaspettato è determina timori tali da pensare che, invece, per gli ultimi mesi dell'anno si abbia una crescita negativa. Non solo, una crescita che non c'è rischia di aumentare il deficit già nel 2018 e provoca una situazione ancora peggiore nei conti dello stato, ma è possibile che ci possa essere un innalzamento del  debito pubblico rispetto alle previsioni che già lo davan

LE AGENZIE DI RATING SONO BUONE

Aggiungi didascalia Si lo so il titolo sembra una provocazione, e in parte lo è. Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia. E l'altra faccia consiste nel fatto che le agenzie di rating avrebbero potuto infierire rimanendo all'interno di un'analisi tecnica che sarebbe stata assolutamente lecita e plausibile; anzi, dal mio punto di vista tecnicamente, avrebbero dovuto infierire. Infierire significa che avrebbero dovuto declassarci a "BB". Non l'hanno fatto e ci hanno voluto salvare. Hanno voluto darci ancora tempo e offrirci un'altra possibilità. Che poi, alla fine, se guardiamo bene il rating è semplicemente un parere tecnico fondato su parametri chiari che qualsiasi analista o economista conosce. Fitch, S&P e Moody's rappresentano semplicemente l'ufficialità di ciò che si sa. Non a caso prima della loro comunicazione ufficiale gli analisti già si aspettano il tipo di decisione che verrà presa. Un dato freddo, ma che può avere

BANCHE SEMPRE PIÙ A RISCHIO

Il sistema bancario è sempre nell'occhio del ciclone. E sembra essere in forte difficoltà con rischi a livello di liquidità e capitalizzazione. Non basta la perdita continua a causa del 10-12% di possesso di titoli di stato nel loro attivo che ha portato a perdite consistenti, ma a ciò si deve aggiungere il downgrade del settore da parte di Credit Suisse che ha definito le nostre banche a rischio a causa della situazione e della manovra finanziaria. Infatti, l'Istituto Svizzero ha calcolato un conto da quasi 10 miliardi per le banche causati dall'introduzione di limite nella legge di bilancio alla detrazione degli interessi delle banche. Tutto questo ricade sui risparmiatori e i correntisti ed è un danno per le aziende. Infatti, i costi della manovra saranno pagati dai correntisti attraverso costi maggiori da sopportare. Il governo si fa bello perché colpisce le odiate banche, ma in effetti si tratta di tasse occulte per tutti a causa del fatto che anziché aumenta

RABOBANK: ITALIA SUL PRECIPIZIO DEL DEBITO

La notizia la riporta Bloomberg , e questa convinzione è espressa da Richard McGuire Capo della strategia della Rabobank ai gestori in un convegno a Madrid. Lasciare perdere lo spread e concentrarsi sul debito ; questo è il suo pensiero. Perchè i problemi verranno dall'ascesa del debito pubblico. In pratica ciò che sostiene è che la spirale del debito è tale per cui ci si trova in un punto di non ritorno. Questo perchè i 2,7 trilioni di dollari di debito subiranno un'impennata verso l'alto a causa degli interessi che già si stanno pagando. Il decennale paga il 3,21% e si avrebbe bisogno che si tornasse entro il limite del 2,63%. Cosa improbabile. Ma è questo ciò di cui dovrebbero preoccuparsi i politici italiani. Il debito è in ascesa e la credibilità dell'Italia in discesa e il 26 ottobre McGuire ricorda che ci sarà una nuova emissione di debito e in contemporanea la valutazione delle agenzie di rating (che potrebbero declassarci). Lo strategis ritiene che g

LA MANOVRA ALLA RESA DEI CONTI: ECCO LE DATE

LA MANOVRA ALLA RESA DEI CONTI: ECCO LE DATE Da lunedì inizia ufficialmente l'iter europeo della manovra italiana. Sarà un periodo non facile, che durerà oltre un mese arrivando a ridosso di dicembre e che avrà un'influenza notevole sui mercati. Ma vediamo le date importanti. Si inizia da lunedì: IL 15 OTTOBRE verrà inviata la legge di bilancio all'Europa IL 22 OTTOBRE è il termine entro il quale la commissione europea dovrà comunicare le difformità riscontrate nella legge di bilancio IL 29 OTTOBRE è il termine entro il quale la UE, se lo decidesse, dovrà respingere il progetto italiano; e dovrà farlo motivando la bocciatura per iscritto IL 5 NOVEMBRE è il termine entro il quale se l'Italia non si adeguasse la UE farebbe pressioni per modificare la manovra IL 19 NOVEMBRE, in caso di bocciatura è il termine entro il quale il governo italiano potrebbe presentare un nuovo progetto di bilancio IL 10 DICEMBRE è il  termine entro il quale la UE dovrebbe esprimere

IL FMI DENUNCIA UN SISTEMA SUICIDA E NEL CAOS

L'insostenibilità del sistema, le sue falle e i rischi a cui si potrebbe andare incontro sono esplicitati dal FMI e sembra che non perda occasione per denunciare i pericoli imminenti. Ormai quotidianamente il FMI (Fondo Monetario Internazionale) sta ponendo all'attenzione di tutti i problemi e le incongruenze che potrebbero esplodere creando situazioni di crisi peggiori di quelle passate. DEBITO - Il FMI accusa il sistema (gli stati in primis) per il fatto di non aver fatto abbastanza dopo la crisi e di aver creato un debito mondiale record: 247 trilioni di dollari pari al 324% del PIL mondiale. SPAZZATURA - Questo debito è costituito da una quantità eccessiva di debito spazzatura (junk bond) che non è sostenibile e che rischia di non essere restituito STATI NAZIONALI - Gli stati nazionali sono indebitati e non hanno margini per sostenere una nuova crisi e questo preoccupa il FMI TITOLI DI STATO - proprio oggi il FMI ha posto l'accento sul rischio contagio