L'Europa sta preparando la stretta per dopo le elezioni. Francia, Germania e BCE sono tutti d'accordo. Il debito italiano è a rischio e tale rischio non deve pesare sulle spalle delle banche; meglio spostare il rischio ai risparmiatori italiani.
Quindi, le banche italiane dovranno liberarsi dell'eccesso di BTP nei loro portafogli. Negli ultimi anno nei loro asset, gli istituti italiani sono passati dal 4% al 10%-12% di possesso di BTP. Devono ridurre questi numeri. E allora, ultimamente, in previsione della stretta che imporrà l'Europa, stanno offrendo BTP alla propria clientela, BTP anche con rendimenti netti in perdita, ma venduti informando solo della misera cedola.
Ricordiamo che il debito pubblico italiano è a rischio (anche se venduto come qualcosa di sicuro) e tale è considerato dai mercati che sperano sempre nella garanzia della BCE. Ma ciò che si deve considerare è la clausola di azione collettiva; una legge europea sui titoli di stato attiva dal 2013 e di cui quasi nessuno è a conoscenza ma che comporta conseguenze molto negative.
Cosa dice, in pratica, la clausola di azione collettiva ?
Questa clausola è stata fatta affinchè chi paghi il conto finale, come sempre, sia il risparmiatore. Infatti, prevede che in caso di ristrutturazione del debito si possa tranquillamente dimezzare, per legge, l'importo in possesso del singolo investitore. In pratica, io ho 1000 euro di BTP e nella ristrutturazione mi ritrovo legalmente 500 euro anzichè i 1000 euro iniziali. Inoltre, attraverso questa clausola si possono ridurre le cedole e allungare le scadenze. Quindi, posso ritrovarmi un titolo invendibile, con una quotazione infima, con cedole vicine allo zero e con una scadenza allungata.
Niente di nuovo sotto il cielo. E' stata fatta una cosa simile in Argentina, a Cipro, nella stessa Grecia, e sifarà certamente nei prossimi paesi che dovranno mettere a posto i conti.
E quando si parla di Troika, di intervento europeo o comunque di possibile soluzione alla zavorra del debito questa è la soluzione più indicata, semplice e realisticamente percorribile. Le altre, ahimè, sono solo fumo negli occhi, ma non soluzioni percorribili.
Quando vi propongono BTP in banca è bene sapere cosa compriamo e perchè ce li offrono.
Quindi, le banche italiane dovranno liberarsi dell'eccesso di BTP nei loro portafogli. Negli ultimi anno nei loro asset, gli istituti italiani sono passati dal 4% al 10%-12% di possesso di BTP. Devono ridurre questi numeri. E allora, ultimamente, in previsione della stretta che imporrà l'Europa, stanno offrendo BTP alla propria clientela, BTP anche con rendimenti netti in perdita, ma venduti informando solo della misera cedola.
Ricordiamo che il debito pubblico italiano è a rischio (anche se venduto come qualcosa di sicuro) e tale è considerato dai mercati che sperano sempre nella garanzia della BCE. Ma ciò che si deve considerare è la clausola di azione collettiva; una legge europea sui titoli di stato attiva dal 2013 e di cui quasi nessuno è a conoscenza ma che comporta conseguenze molto negative.
Cosa dice, in pratica, la clausola di azione collettiva ?
Questa clausola è stata fatta affinchè chi paghi il conto finale, come sempre, sia il risparmiatore. Infatti, prevede che in caso di ristrutturazione del debito si possa tranquillamente dimezzare, per legge, l'importo in possesso del singolo investitore. In pratica, io ho 1000 euro di BTP e nella ristrutturazione mi ritrovo legalmente 500 euro anzichè i 1000 euro iniziali. Inoltre, attraverso questa clausola si possono ridurre le cedole e allungare le scadenze. Quindi, posso ritrovarmi un titolo invendibile, con una quotazione infima, con cedole vicine allo zero e con una scadenza allungata.
Niente di nuovo sotto il cielo. E' stata fatta una cosa simile in Argentina, a Cipro, nella stessa Grecia, e sifarà certamente nei prossimi paesi che dovranno mettere a posto i conti.
E quando si parla di Troika, di intervento europeo o comunque di possibile soluzione alla zavorra del debito questa è la soluzione più indicata, semplice e realisticamente percorribile. Le altre, ahimè, sono solo fumo negli occhi, ma non soluzioni percorribili.
Quando vi propongono BTP in banca è bene sapere cosa compriamo e perchè ce li offrono.
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