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PER RETI E BANCHE LE BORSE POSSONO SOLO CRESCERE. TANTO PAGANO I RISPARMIATORI


Ci avete mai pensato ? Se chiedete alle vostre banche e alle reti di distribuzione riguardo al movimento dei mercati nessuno vi dice mai che i mercati scenderanno. La risposta standard solitamente è: non preoccuparti è solo uno storno ma poi si riprende......non siamo ancora in una fase critica....i mercati sono ancora in crescita, anzi questo storno è un'opportunità d'acquisto. E' la storia. E' sempre successo; è accaduto nella crisi del 2000 e in quella del 2008.......ma anche prima e sarà ancora così in futuro (a breve).

In questo periodo durante il quale mi accingo a consigliare di cambiare i portafogli in essere, incontrando vari istituti di credito mi diverto a fare una domanda alle persone addette agli investimenti: ma se il trend si inverte e punta al ribasso, avete prodotti in grado di seguire le borse nella fase discendente al fine di salvaguardare il cliente ? La risposta è sempre no, non ne abbiamo. Cioè, hanno solo prodotti long. In banca il mercato può solo crescere. Se i mercati perdono i risparmiatori che investono con banche e reti di distribuzione non possono far altro che subire il mercato....e le perdite; come è sempre accaduto. Ma come mai non hanno prodotti per seguire il trend anche al ribasso ? Sia chiaro, in effetti basta acquistare liberamente sul mercato Etf per avere prodotti in grado di seguire qualsiasi mercato in qualunque direzione si muova, ma qui, come si suol dire casca l'asino. Prodotti come gli Etf, non ve li propongono per il semplice motivo che sono a guadagno zero per gli istituti di credito e per chi colloca prodotti. Budget e guadagni sono solo sui prodotti della casa. Cioè su prodotti che hanno insiti costi e commissioni sufficientemente elevati per garantire il guadagno alla direzione e a tutta la catena che partecipa al collocamento del prodotto.
Ma c'è un altro motivo: non si può consigliare alla massa di vendere. Per lo stesso motivo per cui Banca d'Italia ha dichiarato che non dirà mai che una banca è sull'orlo del fallimento se non quando il fallimento è già uno stato di fatto. Niente panico, i soldi devono restare investiti........che il risparmiatore guadagni o perda è ininfluente. 

Ma allora chi vende ? Il grafico sopra riportato rappresenta lo S&P500. E indica un -11,84% di perdita dell'indice in soli 10 giorni di borsa. Dal 29 gennaio al 9 febbraio. Un ribasso forte, violento e con volumi elevati. Volumi non dei risparmiatori che dormivano sonni tranquilli. E allora chi sono ? Sono i grandi investitori, le tesorerie delle banche, le lobby, le multinazionali e tutti coloro che fanno il mercato. Non i risparmiatori che sono solo pedine da far partecipare al gioco. Sono tutti coloro che gudagnano in tutte le fasi di mercato. Che vendono vicino ai massimi e acquistano quando i risparmiatori rassegnati vendono le loro posizioni in perdita per disperazione; e come avvoltoi gli stessi che li hanno fatto perdere comprano da loro a prezzo stracciato e iniziano a far risalire le borse.


D'altronde, il mondo funziona in questo modo. Non solo in borsa. C'è chi ha la possibilità di imporre e chi non ha il coraggio di reagire e subisce. Sono queste due componenti che si incontrano e gli uni hanno bisogno dell'altro. Buon investimento a tutti. L'importante è stare tranquilli.



 

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