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PIL 3° TRIMESTRE ITALIA: CRESCITA ZERO

Che l'Italia fosse in difficoltà si sapeva, così come che fosse il fanalino di coda della crescita e anche che non vivesse di vita propria ma a traino della crescita altrui, ma nel terzo trimestre qualcosa di più ce lo si aspettava; le attese erano un per +0,2% che avrebbe portato il PIL su base annua al'1%, ma così non è stato e il dato preliminare dell'Istat è un bellissimo "0" di crescita.

Le borse invertono subito la rotta anche perché se la previsione di una crescita nulla era ipotizzata e messa in preventivo per il 4° trimestre il dato del trimestre appena passato giunge inaspettato è determina timori tali da pensare che, invece, per gli ultimi mesi dell'anno si abbia una crescita negativa.

Non solo, una crescita che non c'è rischia di aumentare il deficit già nel 2018 e provoca una situazione ancora peggiore nei conti dello stato, ma è possibile che ci possa essere un innalzamento del  debito pubblico rispetto alle previsioni che già lo davano in ulteriore rialzo. Ancora peggio se consideriamo che da 25 anni la spesa pubblica è in aumento e nessuno pensa nemmeno lontanamente di abbassarla.

Quindi, potremmo avere delle tensioni sui nostri titoli che vanno a peggiorare lo scenario economico del nostro paese. In queste condizioni un declassamento dell'Italia da parte delle agenzie di rating è solo rimandato, ma non scongiurato e una patrimoniale sui risparmi degli italiani si avvicina sempre più.




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