Passa ai contenuti principali

LE AGENZIE DI RATING SONO BUONE

Aggiungi didascalia
Si lo so il titolo sembra una provocazione, e in parte lo è. Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia. E l'altra faccia consiste nel fatto che le agenzie di rating avrebbero potuto infierire rimanendo all'interno di un'analisi tecnica che sarebbe stata assolutamente lecita e plausibile; anzi, dal mio punto di vista tecnicamente, avrebbero dovuto infierire. Infierire significa che avrebbero dovuto declassarci a "BB".

Non l'hanno fatto e ci hanno voluto salvare. Hanno voluto darci ancora tempo e offrirci un'altra possibilità.

Che poi, alla fine, se guardiamo bene il rating è semplicemente un parere tecnico fondato su parametri chiari che qualsiasi analista o economista conosce. Fitch, S&P e Moody's rappresentano semplicemente l'ufficialità di ciò che si sa. Non a caso prima della loro comunicazione ufficiale gli analisti già si aspettano il tipo di decisione che verrà presa.

Un dato freddo, ma che può avere effetti devastanti. Il motivo è semplice: il rating è utilizzato dai fondi comuni e dal sistema finanziario come spartiacque per inserire o eliminare determinati titoli dalle loro gestioni. Se dei titoli scendono al livello di rating spazzatura molte gestioni si devono liberare di tali titoli "pericolosi e ad alto rischio default"; cioè li devono vendere provocando ribassi nelle quotazioni e minando la rimanente credibilità dell'emittente. Quindi, non è solo il rating in sé che provoca criticità sui mercati e per il paese che lo subisce, ma sono soprattutto le conseguenze dovute alle regole che sono state imposte alle gestioni dei fondi.

Ora se guardiamo all'Italia possiamo verificare quanto segue:

  1. Il debito pubblico è al 133% in crescita
  2. La spesa pubblica è oltre il 50% del PIL in crescita
  3. Le tasse sono al 68% (tra indirette e dirette probabilmente in crescita)
  4. Il governo sta andando in giro per il mondo a chiedere di acquistare i nostri titoli per sostituire la BCE perché non sa come riuscire a collocarli. Ed è chiaro che se non sarà la Troika avrà un altro nome ma Russia, Cina e Usa non compreranno gratis i nostri titoli. Chi porta soldi comanda. La Cina alla Grecia chiese il porto del Pireo e al Portogallo il 30% di Endesa.
  5. Paolo Savona, che ha contribuito alla stesura del libro " Kaput Euro" vuole costringere Draghi a continuare il QE e comprare i nostri titoli
  6. Le banche italiane hanno nel loro patrimonio 5 volte i titoli rispetto agli altri istituti europei a causa del fatto che i BTP non li vuole più nessuno.
  7. Il governo parla apertamente di intervenire per salvare le banche in chiara difficoltà, praticamente rendendole pubbliche anziché private
  8. A questo dobbiamo aggiungere una manovra che, anche in questo caso, chiunque ha bocciato perché va ad aumentare ancora ciò che è indicato nei primi 3 punti e punterebbe su una crescita illusoria attraverso il reddito di cittadinanza che si è dimostrato un fallimento in Finlandia (ma nessuno ne parla…..mistero. In Finlandia è stato deciso che da gennaio non vi sarà più tale reddito che ha causato solo un aumento di zombi, parassiti e nullafacenti che ben si son guardati di cercare un lavoro. Ma che strano…….
  9. Un governo che pretende di indebitarsi, che gli venga comprato il debito, che sia lui a stabilire a quali condizioni e...………….poi forse visto che ci avviciniamo a Natale vuole anche che Babbo Natale gli porti i regali.
A fronte di tutto questo perché le agenzie di rating non avrebbero dovuto declassare l'Italia con una bella "BB" ? Ecco perché sono state buone.

Si dirà come dicono tanti politicanti ( e qualche economista schierato) che i risparmi degli italiani sono quasi il doppio del debito.

Giusto. Allora come fanno le banche con qualsiasi debitore (PMI) si chiede che tali risparmi comincino ad essere utilizzati. 
In Banca oggi, usano l'effetto leva. Tu mi metti 5 vincolati e io ti do 10. Altrimenti, mi spiace ma non ti finanzio.

Questo significa che 1 miliardo lo comprino i risparmiatori italiani con il loro soldi.
D'altronde la proposta di una patrimoniale del 20% sul patrimonio degli italiani che circola periodicamente da qualche anno non è fatta su numeri a caso.

Quindi, le cattivissime agenzie questa volta sono state buone, ma non potranno far finta di niente a lungo. Le indicazioni sono chiare, in caso contrario………..l'inizio 2019 potrebbe essere veramente complicato; e uso un'eufemismo.



Commenti

Post popolari in questo blog

INVERSIONE DELLA CURVA UGUALE A RECESSIONE ?

Da venerdì scorso vi è stata un'inversione della curva dei rendimenti; il rendimento dei bond a dieci anni si è ridotto a 2,53% contro il quasi 2,70% di fine 2018 e lo spread tra rendimento a 3 mesi e 10 anni si ridotto al lumicino. Quando si verifica questa situazione ci siamo trovati spesso all'inizio di una recessione. E' successo molte volte anche se abbiamo avuto in passato, come al solito, l'eccezione che conferma la regola. Partiamo da un principio basilare: Quando una banca o uno stato deve fallire nessuna istituzione o esponente dell'establishment lo dirà fino a fallimento avvenuto; anzi lo negheranno fino all'ultimo. La stessa cosa è assolutamente verificabile nella storia avviene per quanto riguarda le recessioni. Sono sempre negate fino a recessione conclamate Questo per dire che non ci si devono prendere come oro colato le affermazioni di chi vuole sempre e comunque tranquillizzare. La Yellen (ex presidente della Fed) ha dichiarato c

EUROPA: CRESCITA NON CREDIBILE. ECCO PERCHE'

Aggiungi didascalia Ieri ci sono stati dati che i telegiornale hanno subito portato a conoscenza in modo entusiasta. La recessione è già finita e si torna a crescere. Il governo si prende i meriti di una manovra non ancora iniziata. In effetti l'Europa ha dimostrato una crescita superiore alle aspettative (+0,4%) nel primo trimestre e anche in Italia il PIL trimestrale è risultato pari ad un +0,2% contro attese di -0,1%. Ma i mercati non hanno brindato ai risultati e vediamo il perchè. I dati che hanno, relativamente sorpreso, non sono stati dati dalla domanda interna e, anzi, i consumi interni calano. Ieri in Francia -0,1% i consumi. Inoltre, la produzione, ad esempio, in Italia a marzo è -1% su febbraio e ad aprile è -0,5% su marzo. Questo porterà ad un calo del seconso semestre pari a -0,9%; e non è meglio in Europa. Ma dobbiamo considerare i numeri mondiali visto che siamo nella globalizzazione. I numeri ci dicono che di circa 80.000 miliardi di PIL mondiale circa 4

L'ITALIA VICINO AL BARATRO CHIEDE AIUTO.....A TUTTI

I nodi vengono sempre al pettine e alla fine la realtà affiora e si manifesta nella sua assoluta trasparenza. E' sempre solo una questione di tempo. Inutile ricordare che da tempo affermiamo la criticità del debito pubblico italiano, dell'economia in crescita fittizia perchè non sostenuta dalla domanda interna e della sotenibilità del debito consentita esclusivamente dagli acquisti di BTP (debito pubblico) da parte della BCE. Ma siamo alla resa dei conti, l'imbuto si stringe sempre più e gli eventi esiziali incombono: la BCE smetterà di acquisire titoli di stato italiani. La conseguenza è la difficoltà nel trovare acquirenti sul mercato di un fallimento (tecnico) conclamato ed, eventualmente, il prezzo al quale tali acquirenti sarebbero disposti a farsi carico del nostro debito . Una situazione disastrosa e insostenibile. Ecco , allora , che il nostro governo attraverso i suoi esponenti cerca di sollecitare soluzioni esterne. Borghi, così, come Giorgetti nell'