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PAESI EMERGENTI AL BIVIO

I mercati emergenti sono stati fortemente penalizzati nel 2018. E' vero che tutte le borse dopo i massimi di inizio anno stanno perdendo (tranne lo S&P ma non penso ancora per molto), ma certamente la forza del dollaro e quanto approntato da Trump è stato decisivo per creare un effetto domino con la fuga dai paesi emergenti.

Ma non siamo nel 1998 e l'Argentina non è rappresentativa; oggi, tirare troppo la corda potrebbe far sì che i paesi emergenti possano trainare tutto il globo in una situazione di criticità che avvicinano una possibile recessione.

Tassi in aumento, dollaro forte e bilancia commerciale di molti paesi in deficit sono alla base della situazione attuale, ma il carico pesante è stato messo da Trump raddoppiando i dazi sulla Turchia provocando timori sugli emergenti e sui paesi deboli come l'Italia. É chiaro che Trump sta influenzando molto gli eventi effettuando delle scelte precise: caos con la Turchia che è un centro vitale e importante per l'Europa, aiuti a Corea del Sud e Argentina, abbandono dell'Iran e del venezuela lasciati a Cina e Russia......insomma si stanno ricreando degli schieramenti.

Il 13 settembre la banca centrale turca aumenterà i tassi (cosa voluta da Trump) in contrasto con quanto vorrebbe Erdogan, e in base all'entità di tale manovra si potrà vedere la reazione del mercato e la libertà di azione della banca centrale rispetto al presidente turco.

Attendiamo questo evento, ma difficilmente cambierà un trend generale che sembra pendere più al ribasso che al rialzo.






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