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CIR: IL PROGETTO PER RIFILARE AI RISPARMIATORI IL DEBITO PUBBLICO E LIBERARE LE BANCHE

AIUTO!!!! La BCE non comprerà il debito e quindi ci si deve inventare qualcosa. Ma partiamo dalla situazione:

  1. Da anni gli stranieri non acquistano BTP ed è rimasta solo la BCE ad acquistarli
  2. BCE che essendo l'unico acquirente estero è stato disposto ad acquistarli ad un tasso non comprensivo del rischio Italia
  3. In Italia sembra che siano solo 100 miliardi in nelle mani dirette dei risparmiatori; il resto è in pancia alle banche
  Gli stranieri non li comprano, le banche devono liberarsene e ridurre la loro esposizione al debito nefando italiano e quindi ? Cosa fare ?

Semplice, inventiamoci i CIR acronimo di conti individuali di risparmio. E' il fratello dei PIR. Ma come dovrebbero funzionare ? A questo sembra stia pensando il governo.

In pratica, si offrirebbe al risparmiatore (che abbiamo visto con i pir e altri prodotti si beve tutto ciò che gli propongono) questo tipo di investimento, i CIR, che consisterebbero nel dare mandato a banche o sim di acquistare titoli di stato. Probabilmente, si farebbero delle emissioni specifiche per gli investitori individuali. 
Ovviamente, si ha lo specchio per le allodole e l'incentivo.

Quindi, BTP legati all'inflazione, ma che offrirebbero un rendimento superiore al mercato, si ipotizza una tassazione inferiore non solo al 26% dei titoli non governativi, ma addirittura del 12,5% degli stessi titoli di stato standard.
Inoltre, si avrebbe anche un beneficio (privilegio) in caso di rinnovo con risparmi di commissioni e costi in genere e si avrebbe anche un'agevolazione sulle compensazioni fiscali in caso di perdite.

Visto come i pecoroni sono accorsi per sottoscrivere i PIR è facile pensare (e così pensa il governo) che con la spinta del sistema bancario le stesse persone faranno la fila per riuscire a sottoscrivere un CIR miracoloso.

In questo modo si colgono 2 piccioni, anzi 3 con una fava. Lo stato può contiunuare ad emettere debito, le banche si liberano dei tioli in eccesso e riducono il rischio di aumento dei tassi e di eventuale default. E poi, visto le esperienze passate, vedi Grecia, in caso di ristrutturazione del debito la parte più debole (i risparmiatori) sarà quella che subirà le maggiori perdite e il maggior costo.

Ecco la soluzione è servita. Il governo ha questa idea per aumentare il debito. Come sempre deve solo trovare a chi far pagare il conto. E come sempre è pantalone che deve pagare.


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