L'insostenibilità del sistema, le sue falle e i rischi a cui si potrebbe andare incontro sono esplicitati dal FMI e sembra che non perda occasione per denunciare i pericoli imminenti.
Ormai quotidianamente il FMI (Fondo Monetario Internazionale) sta ponendo all'attenzione di tutti i problemi e le incongruenze che potrebbero esplodere creando situazioni di crisi peggiori di quelle passate.
DEBITO - Il FMI accusa il sistema (gli stati in primis) per il fatto di non aver fatto abbastanza dopo la crisi e di aver creato un debito mondiale record: 247 trilioni di dollari pari al 324% del PIL mondiale.
SPAZZATURA - Questo debito è costituito da una quantità eccessiva di debito spazzatura (junk bond) che non è sostenibile e che rischia di non essere restituito
STATI NAZIONALI - Gli stati nazionali sono indebitati e non hanno margini per sostenere una nuova crisi e questo preoccupa il FMI
TITOLI DI STATO - proprio oggi il FMI ha posto l'accento sul rischio contagio della situazione italiana che potrebbe allargarsi a tutti i titoli di stato europei.
BANCHE - Eccesso di sofferenze (NPL) e di titoli di stao in portafoglio. La fine del QE sta portando difficoltà nella liquidità non ancora deficitaria, ma in peggioramento.
ECONOMIA - La signora Lagarde continua ad ammonire sulla fine di un ciclo di espansione economica e le previsioni che pubblica sono da mesi per un rallentamento dell'economia mondiale e per l'Italia in particolare.
Non a caso nei giorni scorsi il FMI ha rispreso l'Italia, ma anche Spagna e Francia per i conti da tenere sotto controllo e per i margini ridotti che questi paesi hanno.
Quindi, ci troviamo in una situazione critica che potrebbe esplodere in ogni momento creando una reazione a catena di cui sarebbe difficile ipotizzarne le conseguenze.
I mercati hanno iniziato a considerare questi elementi e a prezzare i reali rischi insiti nel sistema globale. Attendere gli eventi con fiducia è sempre più difficoltoso considerando che l'operato dei governi sembra rivolto ad avere consenso e non a risolvere con decisione e fermezza problemi, oramai, atavici e che diventano sempre più incombenti e pericolosi.
Gli stati come li conosciamo oggi e come agsicono sono divenuti un problema e sempre più inadeguati al mondo che ci circonda e ai paradigmi che lo contraddistinguono. Inoltre, sembra non vi siano personalità in grado di assumersi la responsabilità di modificare lo status quo; alla fine, sotto il falso nome del cambiamento, vogliono tutti più soldi, debito libero e diritti oltre il buon senso......senza doveri. Marchionne insegna.
Ormai quotidianamente il FMI (Fondo Monetario Internazionale) sta ponendo all'attenzione di tutti i problemi e le incongruenze che potrebbero esplodere creando situazioni di crisi peggiori di quelle passate.
DEBITO - Il FMI accusa il sistema (gli stati in primis) per il fatto di non aver fatto abbastanza dopo la crisi e di aver creato un debito mondiale record: 247 trilioni di dollari pari al 324% del PIL mondiale.
SPAZZATURA - Questo debito è costituito da una quantità eccessiva di debito spazzatura (junk bond) che non è sostenibile e che rischia di non essere restituito
STATI NAZIONALI - Gli stati nazionali sono indebitati e non hanno margini per sostenere una nuova crisi e questo preoccupa il FMI
TITOLI DI STATO - proprio oggi il FMI ha posto l'accento sul rischio contagio della situazione italiana che potrebbe allargarsi a tutti i titoli di stato europei.
BANCHE - Eccesso di sofferenze (NPL) e di titoli di stao in portafoglio. La fine del QE sta portando difficoltà nella liquidità non ancora deficitaria, ma in peggioramento.
ECONOMIA - La signora Lagarde continua ad ammonire sulla fine di un ciclo di espansione economica e le previsioni che pubblica sono da mesi per un rallentamento dell'economia mondiale e per l'Italia in particolare.
Non a caso nei giorni scorsi il FMI ha rispreso l'Italia, ma anche Spagna e Francia per i conti da tenere sotto controllo e per i margini ridotti che questi paesi hanno.
Quindi, ci troviamo in una situazione critica che potrebbe esplodere in ogni momento creando una reazione a catena di cui sarebbe difficile ipotizzarne le conseguenze.
I mercati hanno iniziato a considerare questi elementi e a prezzare i reali rischi insiti nel sistema globale. Attendere gli eventi con fiducia è sempre più difficoltoso considerando che l'operato dei governi sembra rivolto ad avere consenso e non a risolvere con decisione e fermezza problemi, oramai, atavici e che diventano sempre più incombenti e pericolosi.
Gli stati come li conosciamo oggi e come agsicono sono divenuti un problema e sempre più inadeguati al mondo che ci circonda e ai paradigmi che lo contraddistinguono. Inoltre, sembra non vi siano personalità in grado di assumersi la responsabilità di modificare lo status quo; alla fine, sotto il falso nome del cambiamento, vogliono tutti più soldi, debito libero e diritti oltre il buon senso......senza doveri. Marchionne insegna.
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