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LA FRANCIA E GERMANIA GUIDANO L'ECONOMIA IN FRENATA

Più volte si è detto che la causa di una crisi dell'unione europea sarebbe venuta dalla Francia. Le sue criticità sono state sempre nascoste e sottivalutate e, soprattutto, mai esplicitate dall'Europa con le stesse dinamiche utilizzate per altri paesi più deboli.

Oggi, i dati che si presentano sono sempre più forieri di possibili difficoltà per l'economia transalpina e i nodi, alla fine, vengono al pettine.

Questa mattina il dato sul'occupazione è stato pessimo e mostra un sostanziale peggioramento salendo al 9,2%; il doppio rispetto a paesi come Inghilterra, Olanda, Germania, Lussemburgo, Svizzera e Usa......Le aspettative dei mercati erano per un miglioramento all'8,8%.

Negativo. inferiore alle aspettative, anche il dato sull'inflazione, l'indice pmi e l'indice dei direttori d'acquisto del terziario.

Insomma l'Europa scricchiola e i paesi come Germania e Francia sono il simbolo dell'economia continentale in difficoltà.
Infatti anche i tedeschi continuano ad avere dati inferiori sulla loro economia a dimostrazione di una frenata che oramai è acclarata da mesi. Anche per loro oggi, dati inferiori per l'indice dei direttori d'acquisto del manifatturiero e del settore dei servizi. Così come l'indice composito.

I governi si affannano a tranquillizzare affermando che è dovuto a elementi momentanei ed eccezionali ma, intanto, i numeri continuano (nel periodo migliore dell'anno) ad essere contrari alla crescita.

Quindi, ci stiamo avvicinando ad un'inversione del trend di borsa che troverà la scusa dei governi giallo verde o della fine del QE.....o altro ancora, ma che in effetti sarà semplicemente la presa d'atto che l'economia europea non riesce a sostenere il trend previsto e su cui si erano create le apsetattive del mercato.




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