Passa ai contenuti principali

TUTTA COLPA DELL'EVASIONE: MALAFEDE O IGNORANZA

E' lo slogan utilizzato da qualunque politico. Da Berlusconi-Tremonti a Prodi-Visco per non parlare di Monti, Renzi, Gentiloni e che dire di Di Maio che vorrebbe il carcere.

E' l'unica difesa, il baluardo a cui aggrapparsi per giustificare le nefandezze di chi governa e  qualsiasi indecenza di cui la politica è artefice; e che certifica la loro grettezza e la loro inettitudine. Ma, purtroppo, rappresenta anche la semplicità con la quale le persone si tranquillizzano trovando il capro espiatorio che consente di non approfondire i meccanismi economici e finanziari.

D'altronde un'aforisma di Oscar Wilde è sempre attuale e veritiero: solo chi sembra stupido ha accesso alla camera dei comuni e solo chi è stupido vi ottiene successo.

E allora vediamo le fake news a cui siamo sottoposti:


  1. Se non ci fosse l'evasione fiscale non avremmo il debito pubblico che abbiamo
  2. Se non ci fosse evasione fiscale non avremmo tasse così alte
  3. Se non ci fosse l'evasione staremmo tutti meglio
  4. Se non ci fosse l'evasione fiscale il nostro PIL sarebbe .....
Potremmo continuare con le affermazione esilaranti dei nostri politici e di altri occupanti cariche "importanti" esternate negli ultimi vent'anni, ma preferirei soffermarmi sulla falsità di queste affermazioni.

Si potrebbe far riferimento ai dati di FMI e EUROSTAT per dimostrare che, alla fine, l'Italia non è così differente da altri paesi europei. Oppure si potrebbero prendere i dati svizzeri per scoprire che non siamo mai stati il primo paese europeo per nero portato oltralpe. I dati sono eloquenti: la Germania è il paese che ha il primato per denaro non ufficiale portato in Svizzera. Ma, invece, sono alcuni dati della Germania che possono stupire che legge solo il sole 24 ore e i nostri quotidiani. E allora ecco cosa si può scoprire dalle istituzioni tedesche. 

Già, perché ci raccontanoo che la Germania fa più nero dell'Italia. E lo dicono loro. Più attendibili di così. Ma ovviamente è vietato parlarne in Italia e distruggere i castelli della menzogna che imperversano da 20 anni.

Lanalisi è dell'Insitut Der Deutschen Wirtschaft di Colonia (Istituto per l'economia tedesca) che ha reso noti i dati riferiti al 2017.

IN GERMANIA

  1. Ci sono 11 milioni di lavoratori che lavorano occasionalmente in nero
  2. Ci sono 2,5 milioni di lavoratori totalmente ed esclusivamente in nero
  3. L'economia sommersa, in nero, è pari a 351 miliardi di euro.
Da settimane ne discutono in Germania, soprattutto sulla nota rivista "Die Welt" ma da noi i fake media non ne parlano.

Certo è molto scomodo parlarne perchè i dati sono umilianti per i nostri politici e per tutta la gente che sostiene a spada tratta che qualsiasi disfunzione sia dovuta all'evasione:


                                            GERMANIA                    ITALIA

DEBITO PUBBLICO                64%                             132%

PIL 2017                                     2,2%                            1,6%                                            
PIL 2018                                     1,7%                            1,1%

DISOCCUPAZIONE                    5%                             10,5%


Sono solo alcuni dati. Le differenze sono abissali. Davvero si pensa che sia tutta colpa dell'evasione fiscale. Solo la malafede o l'ignoranza possono portare a questa conclusione.

Ed ecco spiegato perché in Italia non si affrontano i problemi che ci attanagliano da anni in modo serio e, quindi, perché si evita di divulgare le giuste informazioni sui dati macroeconomici che giornalmente vengono pubblicati. Sia chi governa e sia chi è all'opposizione ha interesse a pubblicizzare ciò che sembra una giustificazione plausibile.. 

Non solo crollerebbe un mito......ma sarebbero poi costretti a parlare di responsabilità, ad affrontare i temi di spesa pubblica, di gestione dello stato, di parassitismo, di privilegi......no non è proprio il caso. Metti che poi gli italiani, magari, inizino anche a capire.

Un ultimo dato, pubblicato anche dal noto sito di economisti con i quali non mi trovo spesso d'accordo, ma che apprezzo per la pubblicazione di molti dati e numeri che nel nostro paese non trovano spazio.



Come si evince da questo grafico (FMI, Eurostat) la parte produttiva dell'Italia ha un'evasione in linea con il resto d'Europa. Un'elevata evasione, invece, l'abbiamo in altre zone d'Italia dove manca o è carente l'attività imprenditoriale, ma, purtroppo è ben presente un altro sistema.


 





Commenti

Post popolari in questo blog

INVERSIONE DELLA CURVA UGUALE A RECESSIONE ?

Da venerdì scorso vi è stata un'inversione della curva dei rendimenti; il rendimento dei bond a dieci anni si è ridotto a 2,53% contro il quasi 2,70% di fine 2018 e lo spread tra rendimento a 3 mesi e 10 anni si ridotto al lumicino. Quando si verifica questa situazione ci siamo trovati spesso all'inizio di una recessione. E' successo molte volte anche se abbiamo avuto in passato, come al solito, l'eccezione che conferma la regola. Partiamo da un principio basilare: Quando una banca o uno stato deve fallire nessuna istituzione o esponente dell'establishment lo dirà fino a fallimento avvenuto; anzi lo negheranno fino all'ultimo. La stessa cosa è assolutamente verificabile nella storia avviene per quanto riguarda le recessioni. Sono sempre negate fino a recessione conclamate Questo per dire che non ci si devono prendere come oro colato le affermazioni di chi vuole sempre e comunque tranquillizzare. La Yellen (ex presidente della Fed) ha dichiarato c

EUROPA: CRESCITA NON CREDIBILE. ECCO PERCHE'

Aggiungi didascalia Ieri ci sono stati dati che i telegiornale hanno subito portato a conoscenza in modo entusiasta. La recessione è già finita e si torna a crescere. Il governo si prende i meriti di una manovra non ancora iniziata. In effetti l'Europa ha dimostrato una crescita superiore alle aspettative (+0,4%) nel primo trimestre e anche in Italia il PIL trimestrale è risultato pari ad un +0,2% contro attese di -0,1%. Ma i mercati non hanno brindato ai risultati e vediamo il perchè. I dati che hanno, relativamente sorpreso, non sono stati dati dalla domanda interna e, anzi, i consumi interni calano. Ieri in Francia -0,1% i consumi. Inoltre, la produzione, ad esempio, in Italia a marzo è -1% su febbraio e ad aprile è -0,5% su marzo. Questo porterà ad un calo del seconso semestre pari a -0,9%; e non è meglio in Europa. Ma dobbiamo considerare i numeri mondiali visto che siamo nella globalizzazione. I numeri ci dicono che di circa 80.000 miliardi di PIL mondiale circa 4

L'ITALIA VICINO AL BARATRO CHIEDE AIUTO.....A TUTTI

I nodi vengono sempre al pettine e alla fine la realtà affiora e si manifesta nella sua assoluta trasparenza. E' sempre solo una questione di tempo. Inutile ricordare che da tempo affermiamo la criticità del debito pubblico italiano, dell'economia in crescita fittizia perchè non sostenuta dalla domanda interna e della sotenibilità del debito consentita esclusivamente dagli acquisti di BTP (debito pubblico) da parte della BCE. Ma siamo alla resa dei conti, l'imbuto si stringe sempre più e gli eventi esiziali incombono: la BCE smetterà di acquisire titoli di stato italiani. La conseguenza è la difficoltà nel trovare acquirenti sul mercato di un fallimento (tecnico) conclamato ed, eventualmente, il prezzo al quale tali acquirenti sarebbero disposti a farsi carico del nostro debito . Una situazione disastrosa e insostenibile. Ecco , allora , che il nostro governo attraverso i suoi esponenti cerca di sollecitare soluzioni esterne. Borghi, così, come Giorgetti nell'