Ancora conferme dai dati economici di stamattina. Conferme di un rallentamento generale dell'economia.
Si inizia con il Giappone che ha registrato un deciso calo del proprio PIL; ben al di là delle aspettative. Abbiamo un -0,6% su base mensile che su base annua diventa un -2,5%. Un calo dei consumi, che rappresentano oltre il 60% del PIL giapponese, ha contribuito insieme ad una decisa riduzione degli investimenti aziendali. A dimostrazione che il sistema giapponese non regge e non ha futuro.
Poi, abbiamo avuto i dati europei.
La solita bilancia commerciale tedesca positiva, ma al contempo produzione industriale italiana a +1% in calo rispetto al precedente 1,4% e un calo, invece, della produzione inglese che mantiene un comunque un PIL in crescita su base annua dell' 1,5%.
Difficile vedere all'orizzonte una crescita a breve, anzi è probabile che si possa peggiorare.
Si inizia con il Giappone che ha registrato un deciso calo del proprio PIL; ben al di là delle aspettative. Abbiamo un -0,6% su base mensile che su base annua diventa un -2,5%. Un calo dei consumi, che rappresentano oltre il 60% del PIL giapponese, ha contribuito insieme ad una decisa riduzione degli investimenti aziendali. A dimostrazione che il sistema giapponese non regge e non ha futuro.
Poi, abbiamo avuto i dati europei.
La solita bilancia commerciale tedesca positiva, ma al contempo produzione industriale italiana a +1% in calo rispetto al precedente 1,4% e un calo, invece, della produzione inglese che mantiene un comunque un PIL in crescita su base annua dell' 1,5%.
Difficile vedere all'orizzonte una crescita a breve, anzi è probabile che si possa peggiorare.
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