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ATTENZIONE AI PAESI EMERGENTI: 19 TRILIONI DI DEBITO

I paesi emergenti sono dati da molti come opzione di investimento per ritorni interessanti. Ma c'è un problema che potrebbe inficiare tale possibilità e far cadere le prospettive positive riguardo ad alcuni di questi paesi: è il loro debito. A mettere benzina sul fuoco è l'aumento dei tassi di interesse.

Il motivo è che il debito dei paesi emergenti è pari a 19 trilioni di dollari. La maggior parte è espresso in dollari e l'aumento del rendimento negli Usa potrebbe far diventare tale deito insostenibile.

A mettere in guardia su questa possibilità è l'agenzia di rating Fitch. Il debito nell'ultima decade è qudrulicato passando da 5 trilioni di dollari a 19 trilioni di dollari e ha reso il sistema dei paesi emergenti vulnerabile all'aumento dei tassi.

Nei prossimi sei mesi fino alla fine dell'anno la Fed aumenterà i tassi, probabilmente, in modo maggiore rispetto alle aspettative di inizio anno. Tale situazione metterà il debito dei paesi emergenti sotto pressione e renderà il finanziamento dello stesso poco appetibile per gli investitori creando problemi seri al suo rifinanziamento.

Così paesi come l'Argentina, l'Ukraina, il Perù, il Kazakistan, Quatar, Emirati Arabi si possono consioùderare ad alto rischio. Paesi come Cina e Turchia a medio rischio.

Quindi, per investire sui paesi emergenti è meglio attraverso gli ETF scegliere singoli paesi che non facciano parte dell'elenco dei paesi eccessivamente indebitati.


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